Il boom dei marketplace ci ha travolti tutti, dai privati alle aziende, dagli adolescenti alle persone più mature. Essi ormai sono parte integrante della nostra epoca e hanno rivoluzionato la cultura dell’acquisto e il business model di molte aziende.
Un marketplace – come da definizione inclusa nel lessico del XXI secolo – è uno spazio reale o virtuale in cui hanno luogo attività di compravendita di beni e servizi tra una pluralità di compratori e venditori. La crescente diffusione di Internet ha reso esponenziale l’incremento dei marketplace online (e-marketplace).
Il commercio digitale cresce di anno in anno e la pandemia ha dato una fortissima accelerata ad un trend che era già (più lentamente) in crescita, in quanto i marketplace sono stati temporaneamente quasi le uniche destinazioni d’acquisto con una selezione e una disponibilità adeguate e processi performanti. Infatti, il coronavirus e la chiusura della vendita al dettaglio, durata mesi nella maggior parte del mondo, hanno accelerato la volontà di produttori e rivenditori di sviluppare un accesso digitale per loro clienti. Tuttavia, anche senza l’emergenza sanitaria, essi avrebbero comunque dovuto sviluppare l’online, ma probabilmente lo avrebbero fatto con qualche mese o anno di ritardo. La pandemia ha generato uno shock della domanda e dell’offerta che ha aiutato l’intero settore dell’e-commerce ad aumentare le vendite e la quota di mercato in modo esponenziale a livello globale.
Mentre nel 2020 ne hanno beneficiato (quasi) tutti i fornitori di e-commerce, già nel 2021 è apparso evidente che sono soprattutto i marketplace a estendere ulteriormente il loro potere di mercato. Entro il 2024, si prevede che il 40% delle vendite globali tramite e-commerce sarà generato attraverso i marketplace online (Oliver Wyman Future of Retail Study). Questo rappresenta un raddoppio della quota di mercato in pochi anni.
“La marcia dei marketplace continuerà a sconvolgere l’e-commerce, creando enormi opportunità per i primi arrivati e per gli operatori storici intelligenti… La crescita dei marketplace continuerà al ritmo del 15% annuo in Occidente e diventerà pari a quella della vendita al dettaglio diretta online in categorie consolidate entro il 2025 (rappresentando il 45-50% della spesa online). Questo spingerà il commercio elettronico diretto verso il declino in alcuni mercati e segmenti”. (OC&C)
Questa importante crescita delle vendite online ha però evidenziato l’esigenza di creare una logistica resiliente: solo gli operatori con un controllo diretto sulla logistica o un accesso a partner altrettanto efficienti sono stati vincenti.
Inoltre, per soddisfare sia i partner commerciali che i clienti finali, gli operatori dei marketplace sviluppano continuamente nuovi strumenti e servizi (per esempio, la gestione dei pagamenti, la realtà aumentata, i servizi di fast delivery, la gestione delle recensioni, ecc) che li rendono sempre più interessanti e indispensabili per i clienti finali, ma anche per i venditori del marketplace.
E non finisce qui. I marketplace online non servono più solo come motori di ricerca di prodotti, ma sempre più spesso anche come mezzi pubblicitari e di intrattenimento, acquisendo così una rilevanza quasi totalizzante su tutti i touchpoint del customer journey. I confini tra social media e commercio stanno diventando sempre più labili grazie all’uso di influencer o di formati di interazione come ad esempio il live shopping.
Vediamo quindi come tutto questo faccia parte di un ecosistema unico ed immenso, che tocca settori differenti (IT, commercio, supply chain, operations, trasporti, comunicazione, finanza, ecc) che si trovano ora a condividere un unico obiettivo. E questo ecosistema continua ad espandersi giorno dopo giorno.
Gli studi sui marketplace non solo affascinano gli addetti ai lavori, ma sono ottime fonti per tutte le attività: è fondamentale rimanere al passo con le evoluzioni dei mercati ed è strategico captare gli sviluppi – che vanno alla velocità della luce – per essere sempre un passo avanti.
Individuare il giusto marketplace per la propria attività è un lavoro di analisi e di programmazione che richiede un importante lavoro di gestione interna ed esterna: non è né banale né immediato, se non si vogliono sperperare energie e risorse. Roncucci&Partners aiuta molte aziende in tale attività, andando ad individuare i giusti obiettivi e canali per i suoi clienti.
Stefania Gilli e Valentina Gestri Paolucci