Nigeria: opportunità per le PMI in un paese in transizione

L’emergere di nuovi mercati apre la strada a nuove opportunità commerciali, ma comporta anche un approccio calibrato e ragionato in relazione al contesto. Il caso della Nigeria è esemplare. Un mercato complesso ma che può risultare vantaggioso per le imprese italiane. La Nigeria ha, giustamente, intrapreso la strada della diversificazione della propria economia, in quanto si è resa conto che senza la creazione di una economia produttiva di beni e servizi, non riuscirebbe a raggiungere quei livelli di parziale autosufficienza che la rendono progressivamente meno dipendente dal comparto Oil&Gas.

Tra i settori trainanti dell’economia nigeriana consideriamo l’agribusiness, che rappresenta un tassello importante nell’agenda del Ministero dell’Agricoltura in quanto il suo ammodernamento attirerebbe nuovi investimenti. Rappresenterebbe un boost sia per il consumo locale che per l’export.

La Nigeria rappresenta il più grande mercato in Africa con un PIL nel 2021 di 440 miliardi di dollari statunitensi. In termini di long strategy, il National Integrated Infrastructure Master Plan (NIIMP) prevede investimenti del valore di 2,900 miliardi di dollari nel corso di 30 anni per l’espansione della rete stradale regionale, l’aumento della produzione energetica e l’estensione della rete incluse le infrastrutture per il gas naturale, la riduzione del deficit abitativo e delle infrastrutture sociali, così come l’aumento delle scuole e degli ospedali.

Attraverso il piano varato dal governo, il Nigeria’s National Development Plan 2021-2025, si incoraggiano investimenti in infrastrutture, scienza e tecnologia per dare una spinta ai nuovi settori. Così le opportunità emergono in ambito Building&Construction e aumentano gli investimenti, da parte soprattutto di USA e Cina, grazie a driver importanti quali la disponibilità di materie prime e il basso costo della forza lavoro.

Il settore del packaging sta diventando un altro settore in crescita su cui investire, trainato dalle industrie del settore automotive, imballaggio ed edilizia.

In linea con il piano di sviluppo nazionale, anche il settore minerario sta attirando investimenti. Il governo ha lanciato un piano nazionale che avrebbe lo scopo di accreditare artigiani minatori e rafforzare le riserve auree.

Durante il Business Forum Italia-Nigeria del 20 Ottobre 2022 presso Assafrica si è posto l’accento, già a partire dal discorso di apertura dell’Ambasciatore della Nigeria Mfawa Omini ABAM, sulla priorità di investire nei non-Oil sectors. Il governo sta infatti implementando una serie di politiche volte a favorire gli investimenti in altre aree di business che faranno da traino per l’economia nigeriana. I nuovi settori su cui porre attenzione comprendono IT, Telecomunicazioni, Consumer Goods, Agricoltura, Manufatturiero, Hospitality, Entertainment, Automobile e Building&Construction.

Come ha sottolineato anche la Ministra Katagum (Minister of State, Industry, Trade and Investment), si aspettano un futuro promettente per l’economia nigeriana, insieme a una forte crescita demografica e maggiori investimenti e sviluppo. In quest’ottica si riconosce il valore del settore privato a supporto dell’economia.

Tra i punti messi in rilievo durante il Business Forum è stata evidenziata una middle class in crescita e una popolazione giovane, una forza lavoro qualificata e infrastrutture in continuo ammodernamento. Si è posto anche l’accento sullo sviluppo tecnologico che sta avendo luogo in Nigeria e un aumento dei cosiddetti online shoppers.

Un’altra opportunità da non sottovalutare per gli investimenti sono le Smart City. Così anche in Nigeria il progetto Eko Atlantic già vede sorgere i primi edifici. Tale progetto si basa sulla sinergia di diversi settori in ottica di sviluppo sostenibile, facendo affidamento sulla tecnologia e sulla condivisione di dati.

Per l’Italia, la Nigeria rappresenta il principale partner commerciale nella regione subsahariana. In particolare, è il secondo mercato di destinazione delle vendite italiane dopo il Sud Africa. Infatti, l’imprenditorialità italiana e il Made in Italy sono molto apprezzati dai nigeriani. I prodotti che hanno potenziale sul mercato nigeriano sono macchinari per l’agricoltura e l’industria estrattiva, all’arredamento, i materiali da costruzione, il tessile, l’automobilistica e l’industria alimentare. Oltre a tali settori, sono già state citate opportunità per quanto riguarda idrocarburi, costruzioni, edilizia abitativa, elettronica, ristorazione e servizi.

Infine, diamo un occhio ai valori complessivi dell’import nigeriano: essi passano da 48 miliardi di euro nel 2020 a 63 miliardi nel 2021. Grazie al contributo di SACE, possiamo affermare che guardando al futuro, nonostante le attuali incertezze dovute alla politica internazionale, l’export italiano verso la Nigeria è destinato a una crescita del 5,7% per il prossimo anno.

Per ulteriori approfondimenti sul paese vi invitiamo a scaricare la Guida Paese Nigeria realizzata su commissione di Regione Lombardia ed Unioncamere Lombardia da Roncucci&Partners. La pubblicazione contiene informazioni specialistiche e testimonianze dirette dai protagonisti per restituire un ritratto quanto più realistico possibile di cosa significhi oggi fare business in Nigeria.

 

 

Chiara Capraro e Giacinta Acerbi

Articolo PrecedenteL’innovazione nel fashion retail
Articolo SuccessivoConoscere la business culture è fondamentale per l’internazionalizzazione