In un contesto economico sempre più caratterizzato dal caos e da fluttuazioni improvvise, ciò che le imprese italiane si stanno trovando ad affrontare non può più essere definito come uno scenario di complicata incertezza, ma piuttosto di volatilità.
Pur sembrando una considerazione senza grandi implicazioni, la differenza si presenta sostanziale se opportunamente contestualizzata. Infatti, fino ad oggi siamo stati abituati a parlare di incertezza, che potremmo definire come una situazione in cui non abbiamo elementi certi per definire se le cose cambieranno, quanto e in che modo; introducendo il concetto di volatilità, invece, il fatto che il contesto di riferimento cambi non è più una possibilità ma quasi un dato di fatto, diventando per le imprese una costante sempre più complessa da gestire sia considerando il lavoro quotidiano, sia quello legato alla pianificazione delle strategie a medio termine.
Il Risk Management si inserisce, e se vogliamo si giustifica, proprio all’interno di tale contesto. Rappresenta una soluzione per quelle imprese che vogliono modificare il proprio approccio al rischio, partendo da un’ottica essenzialmente passiva dove l’obiettivo è quello di trovare una soluzione al problema quando questo ormai è già una realtà, fino ad arrivare ad un’ottica proattiva basata sull’inquadramento preventivo dei rischi e sulla pianificazione anticipata delle possibili risposte agli stessi.
Roncucci&Partners supporta le imprese nell’introduzione del Risk Management, analogamente al Project Management di cui si occupa da 20 anni. E il Risk Management, come peraltro lo stesso Project Management, non è un semplice metodo di lavoro, ma un elemento, oggi importante, della cultura aziendale. Saper gestire il rischio significa aumentare le probabilità di sopravvivenza o di crescita.
Qual è il livello di rischio che una azienda è disposta a correre, la sua “propensione” al rischio? Come cambia la percezione del rischio in base al mutamento del contesto esterno? Qual è la soglia di rischio oltre la quale l’investimento non si farà?
Il Risk Management si traduce in un processo molto lineare, composto da quattro fasi fondamentali:
- l’identificazione dei rischi
- l’analisi dei rischi
- la pianificazione delle risposte ai rischi
- il controllo e il monitoraggio dei rischi
Ma il Risk Management non è un elenco di possibili rischi, è la capacità di valutare la probabilità che quel rischio si verifichi e l’impatto che il verificarsi di quel rischio avrebbe sulla dinamica aziendale.
La stessa cosa può essere declinata nei singoli progetti, quando il Risk Management lo si abbina al Project Management. E questo è quello che Nova Coop, una delle più grandi cooperative di consumo italiane, ha deciso di affrontare. Nova Coop, prima cooperativa di consumo in Italia ad affrontare il tema, e Roncucci&Partners hanno lavorato insieme, introducendo il Risk Management nel contesto del Project Management, ovvero la gestione dei rischi in maniera integrata alla gestione dei progetti. A circa quattro anni di distanza dall’introduzione del Project Management in cooperativa, di nuovo unico esempio nel panorama nazionale, Nova Coop ha avvertito la necessità di implementare come parte complementare della metodologia anche la gestione del rischio.
Partendo da una analisi delle problematiche emerse in azienda relativamente alla pianificazione e successiva realizzazione dei progetti sviluppati, la teoria del Risk Management è stata declinata in base alle caratteristiche aziendali. Un ruolo fondamentale lo ha svolto il PMO, Project Management Office, ovvero l’unità organizzativa deputata alla gestione metodologica dei progetti. L’analisi dei flussi operativi e la definizione dei parametri di rischio hanno completato un percorso sfociato poi nelle procedure di applicazione. L’obiettivo finale è quello di rappresentare gli elementi di rischio in un progetto in fase prima di pianificazione e poi di realizzazione, tale da permettere alla Direzione aziendale di decidere se dar corso ad un investimento o meno.
L’aumento della consapevolezza delle scelte è oggi un elemento chiave delle decisioni, e il Risk Management non significa eliminare i rischi e l’entità delle conseguenze, ma significa saper valutare se i rischi connessi alla realizzazione di un progetto siano accettabili o meno. Crediamo che oggi tutto questo sia un fattore determinante per rimanere sul mercato.
E’ evidente che un simile approccio significa abbinare al fiuto imprenditoriale uno strumento di valutazione sul successo, o sull’insuccesso, potenziale. In Italia non esiste una cultura di gestione dei progetti e tantomeno del rischio, ma crediamo che il percorso di progressiva acquisizione di conoscenze, e di capacità e competenze, sia un percorso irreversibile. E non, o non solo, per scelte interne aziendali, ma per l’oggettività delle situazioni esterne di mercato.
L’introduzione del Risk management in Nova Coop è poi stata accompagnata da un percorso formativo sia dei Project Manager che della Direzione aziendale, a testimonianza della volontà e della consapevolezza di acquisire questa nuova modalità di gestire il rischio imprenditoriale.
Roncucci&Partners è orgogliosa di poter affermare che ogni progetto elaborato in Nova Coop prevede oggi non solo una pianificazione iniziale di tutti gli elementi fondamentali del Project Management, tra i quali le attività, le risorse umane, le tempistiche e i costi connessi al progetto, ma anche una nuova componente, focalizzata sulla valutazione dei rischi del progetto stesso.
Elena Parazza