Quella del Sudafrica è l’economia più avanzata e diversificata del continente africano e rappresenta non solo un mercato di grande interesse per dimensione, ma è anche la porta di ingresso verso i paesi dell’Africa subsahariana grazie alla rete infrastrutturale, alla presenza di organismi finanziari riconosciuti a livello internazionale e all’indipendenza del potere giudiziario.
Si tratta della seconda economia africana dopo la Nigeria come volume del prodotto interno lordo e la ripresa della crescita post-Covid ormai è ampiamente in corso.
Da sempre i rapporti diplomatici ed economici tra Italia e Sudafrica sono distesi e ciò ha reso fluidi la comunicazione e il business tra i due Paesi.
Nell’ottica di rilanciare l’attrattività del Sudafrica poi, il Presidente Cyril Ramaphosa ha lanciato, alla fine del 2022, una conferenza per lo sviluppo rivolta a investitori nazionali e internazionali durante la quale ha illustrato i provvedimenti previsti in un piano di stimolo per rilanciare gli investimenti in numerosi settori a partire dalle infrastrutture urbane, residenziali, turistiche.
Forte è la domanda di prodotti Made in Italy in Sudafrica, con un volume di esportazioni italiane pari a 2,4 miliardi di euro all’anno, composte principalmente da meccanica agricola, automotive, impianti food processing, energie rinnovabili e costruzioni. Da ricordare anche le 3F: food, forniture and fashion che mantengono inalterate le proprie performance.

Una porta d’accesso per tutto il Sud dell’Africa
Il Sudafrica deve essere visto non solo come mercato a sé stante, ma anche come piattaforma per tutto il continente africano e come Paese “influencer” per ciò che riguarda grandi investimenti, ricerca e sviluppo.
Infatti, la sua solida collaborazione con lo stato italiano si manifesta anche nel campo della ricerca e dello sviluppo economico. Tanti gli ambiti della collaborazione:
- rigenerazione urbana per la costruzione di smart city
- intelligenza artificiale e big data
- sostenibilità, energia rinnovabile e biotecnologie
- aerospazio e astronomia
Intensi poi sono i rapporti tra i due Stati su temi tecnologici e di ricerca. Basti pensare che ben il 20% dell’energia da fonti rinnovabili prodotte in Sudafrica derivano dalle centrali ENEL presenti sul territorio; che il Cineca di Bologna (il maggior centro di calcolo italiano) è in contatto costante con gli enti governativi e le università sudafricane e un enorme progetto legato alla costruzione del radiotelescopio più grande al mondo vedrà il contributo dell’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) e di una rete di 11 PMI italiane attive nell’aerospazio.
Energia, healthcare, alimentari e tech sono i settori a più alto potenziale. Ma ottime opportunità si presentano per tutte quelle aziende italiane disponibili a frequentare il Sudafrica e ad investire un po’ di tempo e di attenzione in servizi complementari come la formazione, l’assistenza o la logistica, ricordando che esistono grandi progetti che dal Sudafrica portano il business anche nei mercati limitrofi.
In Roncucci&Partners aiutiamo le aziende a sviluppare se stesse e il proprio business, ad abbracciare il cambiamento e ad evolversi per prosperare in un mondo sempre più complicato, insidioso e che richiede una grande competenza. Lo facciamo applicando metodi puntuali e strategie rigorose, frutto di un’esperienza pluriennale e della ricchezza derivante dai numerosi casi di successo che abbiamo condotto in tutto il mondo. Passione e metodo sono infatti le nostre guide per valorizzare il presente e costruire il futuro.