Cina 2024: sostenibilità e innovazione i pilastri del futuro

Il mese scorso è stata presentata la prima parte del Rapporto Annuale “Cina 2024” edito dal Centro Studi di Italy China Council Foundation (ICCF) e giunto alla sua 15° edizione.

Come ogni anno, il rapporto offre una visione chiara ed approfondita delle dinamiche economiche cinesi e delle opportunità che questo vasto mercato presenta per le aziende italiane, quest’anno con un focus specifico su due temi molto caldi a livello globale: sostenibilità e innovazione.

La Cina e la sua resilienza economica

Analizzando i dati del 2023, nonostante il periodo di incertezza geopolitica, la Cina dimostra una notevole resilienza economica con una crescita del PIL del 5,2% che continua nel primo trimestre del 2024 con un 5,3%. Infatti, negli ultimi anni, la Cina ha visto una trasformazione economica significativa, allontanandosi dall’immagine di semplice centro di produzione a basso costo per emergere come leader in settori tecnologicamente avanzati con investimenti significativi in settori come Intelligenza Artificiale, biomedicina e meccanica quantistica.

In merito ai settori da tenere in considerazione per chi ha intenzione di investire in Cina, il Rapporto evidenzia quali hanno mostrato una crescita significativa nell’ultimo anno; tra questi quello sanitario, con particolare riferimento a farmaci e dispositivi medici, e quello chimico ma anche l’automotive, grazie allo sviluppo dei veicoli elettrici, ed il turismo. Nonostante l’uscita dall’iniziativa della Nuova Via della Seta, le relazioni bilaterali tra Italia e Cina rimangono solide, promosse da meccanismi istituzionali come la Commissione Economica Mista Italia-Cina e il Forum di Dialogo Imprenditoriale che promuovono la cooperazione in settori prioritari, tra cui agroalimentare, e-commerce, investimenti, farmaceutico e biomedicale.

Nel 2023, i principali prodotti italiani esportati in Cina sono stati gli articoli farmaceutici e chimico-medicinali (4,4 miliardi di euro), seguiti dai prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (4 miliardi di euro, +14%, in particolare gli articoli in pelle, +24,5%) e dai macchinari (3,7 miliardi di euro, +1%). In termini di export, il 63% è originato dalle regioni settentrionali, il 33% da quelle centrali e complessivamente il 4% da quelle meridionali e insulari.

Sostenibilità: un pilastro delle politiche cinesi

Una delle aree più promettenti per gli investimenti è quella legata ai prodotti sostenibili. La domanda dei consumatori cinesi per prodotti eco-friendly è infatti in crescita, con il 57% della popolazione disposto a pagare di più per prodotti rispettosi dell’ambiente.

La sostenibilità è diventata un pilastro fondamentale delle politiche cinesi in cui si incoraggia ad acquistare beni e servizi a basso impatto ambientale. Questo rappresenta un’opportunità per le aziende italiane, specialmente quelle attive nel settore delle tecnologie verdi e delle energie rinnovabili.

La gestione della sostenibilità non è solo una questione di conformità alle normative. Le aziende che dimostrano un forte impegno verso i criteri ESG (Environmental, Social, and Governance) possono attrarre investimenti più facilmente e a condizioni migliori. Infatti, il mercato finanziario cinese sta premiando le aziende con elevate performance ESG con tassi di interesse più bassi su prestiti e obbligazioni.

La resilienza economica, i progressi tecnologici e l’impegno verso la sostenibilità delineano un quadro promettente, ma non privo di sfide. Le aziende italiane intenzionate ad investire in Cina devono essere pronte a comprendere e ad adattarsi a un contesto in continua evoluzione, cogliendo le opportunità offerte dai settori in crescita e dalle iniziative strategiche. La Cina è un mercato sofisticato che richiede prodotti di alta qualità ed innovativi. In particolare, il commercio elettronico rappresenta una piattaforma cruciale per raggiungere i consumatori cinesi, con modelli di business che vanno dal B2B al B2C, offrendo infinite possibilità di espansione.

Bisogna inoltre adottare strategie mirate, analizzare la supply chain per valutare le performance ESG per garantirne la conformità alle normative locali e internazionali, e comunicare chiaramente le azioni intraprese in ambito di sostenibilità attraverso report dettagliati e campagne mirate, utilizzando agenzie specializzate locali per evitare errori culturali.

Con un approccio strategico e un impegno verso pratiche sostenibili, le aziende italiane potranno non solo espandere il proprio business, ma anche contribuire positivamente allo sviluppo sostenibile della Cina.

 

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