Resiliente e audace nell’adottare prima e cavalcare subito dopo l’onda del cambiamento imposto dall’occorrenza e purtroppo anche dal perpetuarsi di sfide e disequilibri sanitari, geoeconomici e geopolitici per nulla facilitanti, il settore della cosmetica italiana conferma le stime prospettate che, sebbene in leggera decrescita rispetto alle iniziali, mostrano comunque un trend positivo e in rialzo.
Lo aveva già annunciato il presidente dell’associazione di categoria Cosmetica Italia in occasione del 54° Rapporto Annuale rilasciato a Giugno 2022: il comparto si mostra in salute, reattivo e soprattutto proattivo nell’abbracciare le “nuove” – diventate oramai parte della quotidianità di tutti – abitudini di acquisto e d’uso dei consumatori.
Secondo il rapporto, la filiera produttiva del beauty – comprensiva di tutti suoi rami: industria cosmetica, materie prime, macchinari e imballaggi – ha raggiunto nel complesso quasi 17 miliardi di euro nel 2021, tracciando un incremento rispetto al 2020 pari al +9,6%.
E l’ottimismo del settore è sostenuto anche dai dati sul consumo:
- 10,6 miliardi di euro nel 2021 (+8,8% rispetto al 2020)
- +3,3% l’aspettativa di crescita per il 2022 (con valori paragonabili a quelli del 2019)
- +3,2% la previsione sul 2023
Quanto pesano le esportazioni di cosmetici sui fatturati delle imprese cosmetiche?
Fermo restando la positività dei valori visti fino a qui, cambiamo ora punto di vista. Vorremmo infatti guidare la vostra lente d’attenzione sui canali di distribuzione e quindi sulle relative incidenze. Inutile negare che quelli digitali e tradizionali salgono (ancora) sul podio con un’incidenza del 52,8%. Tuttavia sono seguiti a ridosso dall’Esportazione che contribuisce al fatturato del settore per il 41,1%.
E le proiezioni per tutto il 2023 non sono da meno.
Se alla fine del 2022 le esportazioni hanno generato un valore pari a 5,6 miliardi di euro (+15,2% rispetto al 2021), per la fine del 2023 si attende un ulteriore rimbalzo del +9,5%.
Gli Stati Uniti sono i primi importatori di cosmetici italiani, generando un volume d’affari di 330 milioni di euro (+44,1%). In seconda e terza posizione troviamo Francia e Germania rispettivamente. Fanalino di coda ma con crescente interesse sulla cosmetica Made in Italy alcuni Paesi Extra-Europei come Cina, Emirati Arabi, Hong Kong. (fonte: Il Sole24Ore)
Le mete extra-europee si confermano quindi strategiche per lo sviluppo di progetti di espansione e sviluppo d’impresa in conseguenza del loro crescente peso sull’export cosmetico italiano.
Anche i più recenti dati di Statista, con copertura mondiale, avvalorano queste condizioni:
- le entrate in capo al mercato del Beauty & Personal Care ammontano a circa US $571.10 bn nel 2023
- le previsioni di crescita del mercato globale prospettano un CAGR pari al 3.80% nel periodo 2023-2027
- in un’analisi comparativa globale, gli Stati Uniti genereranno il reddito più elevato (US$91.41bn in 2023), seguiti da Cina, Giappone, India e Brasile
Cosmetica in Italia: iniziative e opportunità
Restando nella nostra bella Italia, di tutta questa ricchezza di trend e opportunità che stimolano il settore della cosmetica ha dato visibilità il Cosmoprof Worldwide Bologna (terminato lo scorso 20 Marzo 2023). Giunto alla sua 54esima edizione, uno degli eventi principe per il settore della cosmetica ha portato quest’anno in pista oltre 2900 aziende (+11% rispetto al 2022) provenienti da 64 Paesi di cui il 60% in arrivo da Paesi Europei e il restante 40% da Paesi Extra-Europei. Riassumendo: 29 le collettive nazionali (in crescita rispetto agli anni scorsi), con piccole e medie imprese da Argentina, Australia, Belgio, Brasile, California, Cina, Corea Del Sud, Ecuador, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Taiwan, Turchia, Ucraina e USA.
L’internazionalizzazione si conferma dunque una leva strategica di espansione molto importante per le aziende del comparto cosmetico. Le opportunità all’estero ci sono e andrebbero colte, purché si segua un metodo rigoroso e preciso per valorizzi la consapevolezza del mercato sul quale si vuole investire. Il nostro Made in Italy ha tantissimo da dare al mondo, facciamo in modo che ciò avvenga.
Noi di Roncucci&Partners aiutiamo le imprese a sviluppare se stesse e il loro business, ad abbracciare i cambiamenti ed evolversi per prosperare come metodo e rigore all’interno di in un mondo sempre più complicato, insidioso, e che richiede moltissime competenze.