La rivoluzione digitale in Africa: opportunità & sfide

L’Africa! Un continente di 54 paesi con più di 1,4 miliardi di abitanti.

È l’area di liberso scambio (trattato di libero commercio continentale africano (Afcfta)) la più grande al mondo, con un PIL in aumento del 4% in 2023-24 secondo le previsioni della Banca africana di sviluppo e una classe media e giovane in forte crescita.

Dal 2000, si parla del “Secolo Africano” con la cosiddetta African Renaissance: la rinascita del continente africano e del Sudafrica dopo un secolo di apartheid.

L’Africa ha registrato un ritmo di crescita inarrestabile: ha raggiunto un livello di istruzione che garantisce sei anni in media di scolarizzazione rispetto ai quattro degli anni ’90, ha registrato un esplosione demografica, che porta sul mercato del lavoro circa un milione di africani ogni mese ed è diventato un hub di innovazione tecnologica con ben 400 aziende locali da un milione di dollari.

L’espansione delle imprese locali ha reso l’Africa un laboratorio di prova per l’innovazione globale. Secondo Harvard Business Review “Se è possibile creare un prodotto, un servizio o un modello d’impresa abbastanza economico e solido da avere successo in Africa, è probabile che sarà competitivo in molte altre regioni del mondo”.

In effetti, l’Africa sta assistendo a una trasformazione epocale grazie all’Information and Communication Technology (ICT) e alla digitalizzazione. Questo continente, una volta principalmente noto per i suoi problemi economici e sociali, sta emergendo come uno dei luoghi più dinamici per l’innovazione tecnologica.

Anche se il processo non procede in maniera uniforme, la sua ascesa è continua in tutti gli stati africani e in ogni settore economico.

Con lo scoppio della pandemia COVID-19, la tecnologia digitale è diventata uno strumento importante più che in qualsiasi altro momento per facilitare il monitoraggio della salute, il lavoro e gli affari in tutto il continente.

C’è stata quindi un’accelerazione del processo di digitalizzazione che ha portato alla nascita di incubatori, start-up, hub tecnologici e data center.

In tutto il continente sono emersi più di 640 hub tecnologici guidati dal settore privato e dai giovani.

La Silicon Valley Africana

Le tecnologie digitali offrono nuove opportunità alle economie africane. Gli investimenti nel settore sono in crescita. In tal modo, l’industria 4.0 permette di pensare vie inedite per lo sviluppo economico del continente.

Nel continente africano, il Global Startup Ecosystem Report (GSER)  2023 ha individuato in particolare cinque principali ecosistemi di innovazione: Lagos in Nigeria, Nairobi in Kenya, Città del Capo e Johannesburg in Sudafrica, Accra in Ghana.

Essi sono costituiti da tech hubs (che comprendono acceleratori, incubatori, laboratori di supporto alle startup presso le università, uffici di coworking), network di investitori e startup locali.

L’ONU spinge per la rivoluzione digitale del continente

L’accesso a internet è fondamentale per la trasformazione economica e sociale dell’Africa, il che rende vitale per i governi investire nelle tecnologie digitali.

La digitalizzazione è la chiave per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2063 e il raggiungimento di ciò richiede il contributo di tutte le parti interessate”, ha affermato Antonio Pedro, segretario ad interim della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Africa (Uneca), intervenendo all’Internet forum 2022 ad Addis Abeba, in Etiopia.

Ha sottolineato l’importanza dei partenariati e della collaborazione per promuovere la connettività digitale in Africa, che è sulla via della trasformazione economica con l’operatività dell’Africa continental free trade area.

L’Unione Africana (AU) ha lanciato la Strategia di trasformazione digitale per l’Africa 2020-2030 che mira ad aiutare i suoi membri a digitalizzare i propri servizi entro il 2030.

Vediamo alcuni settori già toccati in termini di approccio e processi da questa rivoluzione digitale:

Accesso a internet

Negli ultimi anni, l’accesso a Internet in Africa è aumentato in modo significativo grazie a un maggior numero di persone che possiedono smartphone e a iniziative di connettività. Le reti di telefonia mobile si sono sviluppate rapidamente in Africa in tempi recenti, con una crescita tra il 2007 e il 2016 del 344%, tre volte più forte del resto del mondo. Lo storico deficit di comunicazione dovuto alla scarsità di linee fisse nel continente, si sta superando grazie all’utilizzo di cellulari e smartphone.

Digitalizzazione del sistema bancario

Grazie a questa questa nuova connettività, a metà degli anni 2000 nacquero i primi pagamenti mobile, effettuati con i telefoni cellulari. Uno strumento di inclusione finanziaria molto utile allo sviluppo economico africano. In Africa infatti si stima che il 70% degli adulti attualmente non possieda un conto bancario. Negli anni è diventato rapidamente indispensabile in diversi paesi del continente, estendendo i servizi di pagamento a milioni di persone in comunità altrimenti scarsamente servite, superando la necessità di telecomunicazioni tradizionali e infrastrutture bancarie.

Un ottimo esempio di settore di successo nel contesto africano è la celebre MPESA, tecnologia per il trasferimento di denaro tramite SMS introdotta nel 2007, ha riscontrato un altissimo tasso di adozione in Kenya e, in seguito, in altri Paesi africani, fino ad arrivare nel 2021 ad un totale di 50 milioni di utenti attivi. Un report del 2020 di Boston Consulting Group (BCG) indica che Kenya e Ghana si trovano al secondo e terzo posto al mondo per l’utilizzo di pagamenti digitali, superati solo dalla Cina. Appartengono al settore dei pagamenti mobili anche tre delle quattro startup del continente che hanno superato la soglia di 1 miliardo di dollari di investimenti, acquisendo così l’ambito titolo di «unicorni»: le nigeriane Flutterwave, Interswitch e l’egiziana Fawry.

Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

A  dimostrazione della potenza dello strumento digitale Mobile Money, il governo di Nairobi ha digitalizzato tutti i pagamenti effettuati dalla pubblica amministrazione in modo da migliorarne l’efficienza e ridurre in questo modo il fenomeno della corruzione.

Il presidente del Kenya William Ruto pensa che la digitalizzazione dovrebbe garantire un aumento del 30% per gli introiti fiscali nazionali e dichiara: “Finora l’unico modo di pagare i servizi offerti dalla pubblica amministrazione era attraverso il contante. È nostra intenzione cambiare tutto ciò e fare in modo che sia possibile pagare attraverso il sistema M-Pesa, con le carte di credito e in ogni altra forma possible su una piattaforma digitale”.

16 i Paesi africani hanno fatto registrare progressi significativi nella diffusione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic/Ict) nella pubblica amministrazione. Lo rivela il Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite in un rapporto intitolato “E-Government Survey 2022, The Future of Digital Government”.

I principali servizi digitali che la maggior parte dei Paesi africani hanno adottato ruotano attorno allo stato civile, alle imprese, alle operazioni fiscali. Le Nazioni Unite riferiscono che in Africa il 61% dei paesi offre in media 12 servizi online. Per la prima volta, cinque Paesi (Nigeria, Ruanda, Angola, Egitto e Sud Africa) offrono 20-21 servizi pubblici online.

Digitalizzazione dell’istruzione

Le tecnologie digitali stanno rivoluzionando l’istruzione in Africa, consentendo l’accesso a contenuti educativi online e migliorando l’apprendimento attraverso piattaforme digitali interattive. Le collaborazioni tra l’Africa e note università occidentali si moltiplicano grazie alla semplicità di connessione ed interconessione. È un indicatore del crescente impegno nel promuovere l’istruzione superiore e la ricerca nel continente africano. Queste partnership beneficiano sia delle istituzioni africane che delle università occidentali, contribuendo al progresso dell’istruzione e dello sviluppo in Africa.

Digitalizzazione della sanità

In collaborazione con alcuni governi africani all’interno di paesi di lingua francofona, Transform Health, un’organizzazione fondata nel 2018 da sette partner di settore che opera oggi a livello mondiale attraverso persone, comunità, enti governativi, istituzioni regionali (West African Health Organization in questo caso), sta sviluppando progetti di digitalizzazione per garantire livelli sanitari di qualità alle popolazioni disagiate, gruppi marginalizzati e in situazioni di povertà che non hanno ancora accesso a cure mediche adeguate.

Per raggiungere questo obiettivo servono però architetture software e hardware robuste e coerenti, migliorando il coordinamento tra i diversi soggetti sul territorio, tecnici, enti normativi e politici, per favorire la migliore integrazione tecnologica possibile.

Digitalizzazione dell’agricoltura

L’agricoltura digitale offre opportunità per gli agricoltori e le comunità rurali in un sistema agroalimentare guidato dalla tecnologia digitale che ha il potenziale di trasformare la percezione di donne e giovani dell’ampio settore agricolo in una fonte positiva e fruttuosa di opportunità di lavoro lungo le catene del valore agricolo.

Un’agricoltura inclusiva e trasformata digitalmente contribuirebbe a far uscire dalla povertà estrema oltre 400 milioni di persone nell’Africa subsahariana e a migliorare le condizioni di vita di circa 250 milioni di piccoli agricoltori e pastori della regione.

Rivoluzione digitale e Divario digitale in Africa: cosa fare?

Il processo di rivoluzione digitale in Africa è in corso e offre numerose opportunità di modernizzazione, innovazione e collaborazione, ma c’è da tenere in considerazione anche il divario digitale presente in Africa.

Degli 1,460 miliardi di persone in Africa, quasi 400 milioni sono estremamente povere e vivono con 1,9 dollari al giorno o meno (Commissione dell’Unione Africana e OCSE). Nonostante le vaste risorse energetiche, solo il 43% della popolazione totale dell’Africa subsahariana e il 25% della popolazione rurale hanno accesso all’elettricità (Blimpo e Cosgrove-Davies).

Sebbene siano stati compiuti progressi, gran parte dell’Africa subsahariana non è ancora connessa e ampie popolazioni non possono sfruttare appieno i vantaggi della connettività, poiché circa un terzo della popolazione non è raggiungibile dai segnali della banda larga mobile e solo tra il 30-40% ha accesso a Internet (ITU, 2021).

L’Africa ha dimostrato di essere una forza trainante nell’innovazione tecnologica e nell’uso creativo delle risorse digitali per affrontare i problemi locali. La collaborazione tra i governi, il settore privato e le organizzazioni internazionali è fondamentale per sfruttare appieno il potenziale dell’ICT in Africa e per contribuire al progresso globale in un’era sempre più interconnessa.

L’espansione dei mercati africani rappresenta un’opportunità significativa per molte piccole e medie imprese che cercano di diversificare le proprie attività e sfruttare il potenziale di crescita dell’Africa.

L’africa! Un continente di opportunità da affrontare con metodo e rispetto.

 

Agnès Randriamaitso 

 

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